Koselig #191 - le cortesie, l'audaci imprese io canto
Di come un viaggio che fai cento volte può diventare un'avventura nuova
Dentro di me vive una pioniera, un essere alieno che ama le scomodità e l’incertezza e che mi spinge a fare cose che so non essere ancora del tutto a punto, delle demo, nella migliore delle ipotesi. È una pioniera incorporata in un corpo da principessa del pisello, quindi non immaginare che io faccia chissà che: diciamo che mi esprimo soprattutto nell’esplorare nuove tecnologie, non per forza digitali. Sono stata tra le primissime persone in Italia a usare intensivamente il Videotel, ma anche il Car Sharing, non quello di adesso, che prendi e lasci la macchina dove la trovi e dove vuoi (nel perimetro concesso), ma quello degli inizi, con pochissimi parcheggi e procedure di prenotazione sblocco e riconsegna a dir poco bizantine. A me piaceva e mi sono subito ritrovata in un sistema che con un parolone possiamo definire intermodale: piedi + bici + mezzi pubblici + auto da prendere e riportare. Ripensandoci era davvero una follia, ma era una follia anche salire su una carrozza e andare a Ovest, in un posto roccioso senz’acqua con il rischio di essere scotennato, quindi una follia molto contenuta (seppur irta di piselli).
Essendo io io ed essendo posseduta da questo strano essere quando un paio di settimane fa non ho trovato voli per la Puglia a prezzi ragionevoli ho detto a Filippo, mio marito: perché non andiamo a Taranto (da Milano) con l’auto elettrica? Lo sventurato rispose: dai!
L’audace impresa parte male, perché invece della Byd che volevamo provare anche per ragioni affettive (ci ha lavorato una persona a cui siamo molto legati) ci danno una Opel Mokka (e per una tarantina è quasi impossibile salire su una Mokka senza trasformarsi in Checco Zalone). Sulla carta l’autonomia è la stessa: circa 400 chilometri con una ricarica, per stare tranquilli, ci diciamo, ricarichiamo ogni 300. A Modena (170 chilometri da Milano) è chiaro che dobbiamo già fermarci e lì mio marito dice “io guido, tu gestisci la ricarica”. E io, che sono sia pioniera sia psp (principessa sul pisello), mi ribello: io resto in carrozza! Aggiungi che ho un vestito senza tasche decisamente inadatto al vento freddo, che non ho studiato, non ho configurato nessuna app e mi trovo improvvisamente scaraventata in un mondo di connettori, kilowattora (in che senso?) e lunghi e pesanti cavi di ricarica che ti senti un mozzo sulla Nostromo. La prima ricarica non va male: va malissimo. Arriviamo ed è occupata da una signora appena arrivata, poco male, dico io dignitosa, ce ne sono due, ma invece no, ce n’era solo una. Prendiamo e andiamo a una stazione di ricarica vicina, sempre nella ridente periferia modenese, per la precisione vicino al cimitero. Arriviamo sui fumi, anche se fumi elettrici, ma l’altra ricarica è di quelle a manovella, quindi torniamo alla precedente, che nel frattempo si era liberata e finalmente ci riusciamo, non senza bestemmiare tutte le app del paradiso (non solo sono su una Mokka, ma la ricarica che trovi in autostrada1 si chiama freetox, cioè per me chiaramente frittoX; Alvaro Vitali sfratta Checco Zalone e si impossessa definitivamente del mio corpo).
Ripartiamo e piano piano capisco che è meglio ricaricare in autostrada, anche se costa di più, che l’app migliore per pagare è quella Telepass, che le ricariche migliori sono quelle fritteX, che quella mezzoretta a ricaricare è una pausa piacevole in cui infilo anche una meditazione oltre che un Bufalino. Ci mettiamo 15 ore e sette ricariche, tutte fatte al vento da nord col vestitino inadeguato, perché ho sposato un uomo di parola. Resto cortese, anche perché mia madre alle undici di sera e quasi senza preavviso ci imbandisce una cena da regina quale è. Abbiamo compiuto l’impresa e imparato che l’autonomia dichiarata mal si concilia con la guida sportiva in autostrada (mentre è realistica su strade normali, sempre che le strade pugliesi possano essere definite tali). La prossima settimana ti racconterò come è andato il viaggio di ritorno.
Incontri pubblici
Presentazioni di In principio era DeepSeek / interventi a convegni
Lunedì 26 maggio, 13-14, online, Fai scrivere la macchina (Cosmico), serve prenotazione
Venerdì 30 maggio, 10-18, università Bicocca, anche in streaming, con registrazione
martedì 3 giugno, alle 18:30, Padova, Libreria ItalyPost. Per iscriversi.
Giovedì 19 giugno, alle 19, Torino, The Beach, Futures Party. Iscriversi qui scrivendo il mio nome nel campo "Da chi ho ricevuto l'invito"
Presentazione online a cura della Fondazione Pensiero Solido
Libri letti e in lettura
Sunrise on the Reaping di Suzanne Collins (20%)
Ohio di Stephen Markley, tradotto da Cristiana Mennella (15%)
L'algoritmo bipede. L’avvincente storia di come mente, corpo e tecnologia evolvono insieme di Martina Ardizzi (30%)
Tutti conoscono tutti di Francesca Mautino (70%)
Qualcuno che conoscevo di Francesca Mautino, di indagini e innamoramenti torinesi non ne ho mai abbastanza
Webfare: A Manifesto for Digital Well-Being di Maurizio Ferraris (90%)
Kairos di di Jenny Erpenbeck tradotto da Ada Vigliani (25%)
Serie tv
Criminal Minds (12), Chicago Med (10), Disclaimer (1), Dieci Capodanni (miniserie), Star Wars Andor (1), Four Seasons (miniserie), Rizzoli & Isles (1), Cold case (1), Dying of sex (miniserie)
Serie un po’ abbandonate
M, il figlio del secolo (1), Silicon Valley (1), High Potential (1), Black Mirror (7)
Serie finite
Suspect: The Shooting of Jean Charles de Menezes (miniserie): per non dimenticare, mai
The Pitt (1), una calata all’inferno in quindici puntate, poi si esce. Prezioso.
The Residence (1), adorabile, Crazy Eyes detective bird watcher bravissima, tutti bravissimi. Poirot incontra Downton Abbey.
Departure (1), divertente, un po’ telefonata, non guarderò mai più l’intrattenimento a bordo con gli stessi occhi. La 2 peggiora tantissimo, peccato.
Adolescence (miniserie), in cui si vede chiaramente che siamo tutti in prigione
Severance (2), mi consiglia ChatGPT: Crea un “suono di soglia”: una playlist che segna il passaggio dal dentro al fuori, dal lavoro al riposo.
Zero Day (miniserie), brutta, ma brutta forte, unica cosa che rimane: ma quindi l’11 settembre se lo sono davvero fatto da soli e stanno per dircerlo?
Reacher (3), un po’ noiosetta, ultima puntata dalle parti di Bud Spencer
22/11/1963, giusto finirla in questi giorni, per ricordare che la storia non è lineare
Paradise, il Don’t look up che mi meritavo.
Prime Target, una bellissima idea sprecata.
Blacklist. Sono in lutto. Il mondo senza Raymond Reddington e i suoi accoliti è molto meno interessante.
Silo. Una lentissima esplorazione del conflitto tra informazioni e bulloni, con un’eroina di cui non puoi più fare a meno.
Bulletproof, amata molto, nonostante tutto.
Killing Eve (4), quasi solo per fan. Consiglio la prima stagione e basta.
The Night Agent (2), un po’ confusetta.
The Agency (1), mi manca Malotru.
The recruit (2), cialtronissima e per questo impeccabile.
Agenda corsi
Story Hacking, il mio progetto di formazione & allenamento a bassissimo costo. Il prossimo incontro è il 29 maggio alle 17:30, parliamo di magia nera per fare le bolle, non di sapone.
Pronto Soccorso AI, 35 euro, un videocorso per avvicinarsi alle intelligenze artificiali.
Ricordo, soprattutto alle nuove arrivate (grazie!) che i consigli di questa newsletter non sono in vendita, però ogni tanto i libri che leggo mi vengono regalati dall'editore e su molti link c'è un codice di affiliazione, cioè se clicchi e compri io prendo una piccolissima percentuale (e a volte tu uno sconto).
Diventa host (abbiamo bisogno di host veri)
Readwise (app di condivisione di sottolineature)
You need a budget
Il Mannarino (bombette pugliesi) (sconto di 10 euro)
Nen (gas e luce)
Buon tutto. Grazie di esserci. Mafe
Qui si pratica il femminile sovraesteso e anche una discreta anarchia linguistica
pensavo FrittoX fosse di Musk, per colpa di X, grazie a Pietro per l’indicazione
Purtroppo se devi viaggiare in elettrico ti devi armare di pazienza, app e tessere. Io che spesso faccio latina Taranto mi affido ai Supercharger della tesla (free to x è di autostrade per l'Italia) però per il resto è controllare volta per volta qual è l'operatore più economico e tirare dal mazzo la tessera corrispondente 😅