Koselig #149 - l'ottimismo colpisce ancora
Forse sì, un altro mondo è (ancora) possibile: ma quale?
Buon lunedì 4 dicembre,
qui a Milano è prevista (poca) neve, io sono annebbiata. La stanchezza di questo lunghissimo giro di presentazioni e incontri si fa sentire e adesso ho bisogno di fermarmi, metabolizzare, studiare e capire quello che sta succedendo. Mi sento un po’ come nel finale di Inception, però nella mia testa la Fortress Ski Resort di Alberta è in realtà la SISSA di Trieste, forse perché il Convegno di Comunicazione della Scienza è stato l’incontro dove mi sono sentita più a mio agio nonostante io sia, come dichiarato, una babbana umanista.
Proprio alla SISSA ho sentito che è tornato il momento di parlare di intelligenza collettiva, di partecipazione, di collaborazione. L’ho sentito chiacchierando con Elisabetta Tola e con Giulia Bonelli sul palco e rispondendo alle tante domande e curiosità dei relatori e degli studenti. Era un po’ che non mi capitava di incontrare dal vivo persone che leggo in rete da anni. Era un bel po’ che non mi capitava di crederci di nuovo, che un altro mondo è possibile. Anche se continuo a pensare, proseguendo il ragionamento di qualche settimana fa, che più che ottimista io sono costruttiva, incapace di rassegnarmi al peggio.
Insomma, restando dentro Inception, la trottola nella mia testa ha ripreso a girare. E visto che per ora la sensazione prevalente è il mal di mare non ti racconto delle conclusioni, ma condivido un po’ di appunti di letture recenti (con traduzioni a piè di pagina) che mi hanno fatto pensare di essere sulla strada giusta, anche se non sempre sono d’accordo e nonostante le condizioni meteorologiche non siano le migliori per un lungo viaggio.
Il processo creativo di un fotografo che usa l’AI
I’m not here to debate the process, I’m a professional photographer, writer and artist myself, I understand the implications, how this will affect many creative fields in the future. I’m simply using a tool available to me to tell stories, the same way I’ve always told stories – to move people. To me that is the point of this, not how I did it.1
La storia della partnership OpenAI/Microsoft
For hundreds of millions of people the full benefits of the computer revolution had largely been “out of reach, unless you knew how to program or you worked for a big company.” Scott wanted A.I. to empower the kind of resourceful but digitally unschooled people he’d grown up among.2
LaCulturaDelDato #090
La recente evoluzione dell'intelligenza artificiale generativa ha reso la conoscenza scritta nelle nostre organizzazioni ancora più importante. Non solo gli umani, ma sempre più agenti artificiali interagiscono con essa, sfruttandola efficacemente quando è disponibile in formato strutturato, arricchita, se possibile, da metadati.
Il manifesto tecno-ottimista di Marc Andreessen
We believe that if we make both intelligence and energy “too cheap to meter”, the ultimate result will be that all physical goods become as cheap as pencils. Pencils are actually quite technologically complex and difficult to manufacture, and yet nobody gets mad if you borrow a pencil and fail to return it. We should make the same true of all physical goods.3
E quello di Vitalik Buterin
We need to build, and accelerate. But there is a very real question that needs to be asked: what is the thing that we are accelerating towards?4
La divisione filosofica che agita la Silicon Valley
Per quanto di nicchia e ispirato da uno spirito messianico che lo rende inaccessibile ai più, l’e/acc è diventato una forza culturale di rilievo nell’ambiente delle IA, e ha estremizzato il conflitto con chiunque voglia procedere con cautela e attenzione, approccio che viene chiamato “decel” (da decelerazione), un termine che ha assunto un significato quasi spregiativo, a indicare una scarsa disposizione all’innovazione e un eccessivo allarmismo.
La filosofia, però, è un’altra cosa
I due manifesti sono anche utili per entrare in medias res nel dibattito in corso tra differenti approcci al futuro, tra altruisti efficaci, doomers e accelerazionisti. Vale la pena di sottolineare, non per snobismo ma per proprietà di linguaggio, che quando si parla di portare la filosofia in azienda non si intende la parola, ma la pratica. Far del bene, temere il male, accelerare & co più che filosofie sembrano paradigmi e in quanto tali vanno già benissimo.
Agenda
5 dicembre, alle 18:00, Milano, Explorers. In viaggio tra Metaverso e AI, tutto esaurito, però magari improvvisiamo un live
Se vuoi organizzarne una presentazione di In principio era ChatGPT, in una libreria, in una palestra, in piazza, ma anche in azienda o nella tua agenzia, scrivimi: ho tante cose importanti da dire.
Agenda corsi
quando vuoi: Pronto Soccorso AI, 35 euro, un videocorso per avvicinarsi alle intelligenze artificiali. Con un aggiornamento di
Alberto Puliafito che mostra come creare il tuo BOT con ChatGPT 4.
È ripartito Story Hacking, il mio progetto di formazione & allenamento a bassissimo costo. Il prossimo incontro è mercoledì 20 dicembre alle 12, così ci facciamo anche gli auguri.
Shopping
Che cosa ho comprato (idea rubata a Domitilla che l'ha rubata al Post)
Ricordo, soprattutto ai nuovi arrivati (grazie!) che i consigli di questa newsletter non sono in vendita, però ogni tanto i libri che leggo mi vengono regalati dall'editore e su molti link c'è un codice di affiliazione, cioè se clicchi e compri io prendo una piccolissima percentuale (e a volte tu uno sconto).
Readwise (app di condivisione di sottolineature)
WestWing (bonus di 30 euro)
You need a budget
Buon tutto. Grazie di esserci. Mafe
Non sono qui per discutere del processo, sono un fotografo professionista, scrittore e artista io stesso. Capisco le implicazioni e so come questo influenzerà molti campi creativi in futuro. Sto semplicemente usando uno strumento a mia disposizione per raccontare storie, allo stesso modo in cui ho sempre raccontato storie - per emozionare le persone. Per me questo è il punto, non come l'ho fatto.
Per centinaia di milioni di persone i pieni benefici della rivoluzione informatica sono in gran parte "fuori dalla portata, a meno che non sapessi programmare o lavorassi per una grande azienda". Scott voleva che l'intelligenza artificiale desse potere alle persone piene di risorse, ma senza competenze informatiche, con cui era cresciuto.
Se rendiamo sia l'intelligenza che l'energia "troppo economiche da misurare", il risultato finale sarà che tutti i beni fisici diventeranno economici come le matite. Le matite sono in realtà piuttosto complesse dal punto di vista tecnologico e difficili da produrre, eppure nessuno si arrabbia se prendi in prestito una matita e non la restituisci. Dovremmo far sì che sia vero per tutti i beni fisici.
Abbiamo bisogno di costruire e accelerare. Ma c'è una domanda molto concreta da porre: verso cosa stiamo accelerando?