Koselig #156 - esorcizzare il lutto
del piacere delle vecchie serie e del tornare a scrivere recensioni
Buon lunedì 26 febbraio,
non so perché ma quando piove così tanto mi torna in mente quando il lunedì sera c’era ER-Medici in prima linea in tv. Io il lunedì alle 19 avevo FitBoxe e questa combo per anni ha reso i lunedì bellissimi: prendevo a pugni e calci un sacco da terra per un’ora, poi doccia, di corsa a casa e ER. In televisione trasmettevano due puntate per volta, ma noi non lo capivamo che l’unità di misura del racconto era già cambiata, un’ora per volta. E ricordo benissimo che quando finiva io mi smarrivo, ma come oh no ma è già finito, ma come è possibile.
In questo periodo sto guardando The BlackList e Criminal Minds. serie del passato, lo so, e il motivo è proprio quella malinconia quasi dolorosa del lunedì sera. A me piace guardare dall’inizio serie che hanno tantissime stagioni alle spalle, per immergermi per mesi e anche per tornare indietro e riscoprire il mondo di qualche anno fa. Mi piace vedere in scena la tecnologia del tempo, i database che usa Garcia, per dire, ma anche un tempo in cui solo l’FBI e la CIA potevano fare cose che noi oggi diamo per scontate.
Poi la serie, per quanto lunghissima, finisce e io rimango male come per una morte (perché sottovoce diciamocelo, che quella malinconia è l’elaborazione di un lutto, che vogliamo che le storie non finiscano perché non vogliamo finire noi).
C’è un altro motivo per cui guardo così volentieri serie girate tanto tempo fa: adoro ritrovare attori che ho amato in storie più vicine che fanno cose strane: il Dr. Max Goodwin che uccide Mrs Maisel, il primario di psichiatria di Chicago Med che in realtà è il cugino mafioso di Carmy di The Bear, Saul di Homeland che prima di lavorare alla CIA era il capo della BAU.
E più di tutto, ovviamente, mi commuovo quando incontro gli attori di ER in un’altra serie, non solo quelli più famosi come George Clooney o Julianna Margulies. Gloria Reuben, in una puntata di BlackList. Sharif Atkins, in una puntata di Criminal Minds. E per fortuna che Anthony Charles Edwards ormai lavora soprattutto in teatro, perché rivedere Ciccio, aka Dottor Mark Greene, in un altro ruolo è quasi insopportabile.
Lo so che tutto questo non è esattamente normale. Lo so che dovrei vivere nel mondo reale, delle persone vere, e non delle figurine che vivono tra le righe di un romanzo o di una sceneggiatura. Magari in un’altra vita, ok?
Tornare a scrivere recensioni
Ieri ho scritto su Facebook “Vorrei ricominciare a scrivere recensioni di film, magari grazie a Poor Things. Un tempo non solo vedevo praticamente tutti i film che uscivano in sala ma non riuscivo a uscirne senza aver scritto una personalissima recensione, che chiamavo X-View.
Poi ho smesso. Ho smesso perché sono uscita dal luogo in cui le pubblicavo, il newsgroup it.arti.cinema, anche se ho continuato sul blog e ospite di qualche progetto. Poi ho smesso di andare al cinema a vedere tutti i film. Eppure mi piaceva così tanto.
Non si capiva niente di quel che scrivevo, ma quanto mi piaceva scrivere così. Esiste ancora quell'io che scriveva di film? La riporto in vita, come Bella Baxter?” L’ho riportata in vita, ecco cosa ho visto di questo film straordinario. Sono un po’ arrugginita e più timorosa che in passato, ma il piacere di scrivere così è intatto.
X-view: Poor Things
Non ci sono spigoli nel mondo di Bella Baxter, niente limiti quando lo sperimenta solo con i sensi, niente regole quando impara a usare tutto il corpo e nemmeno quando piano piano padroneggia il linguaggio. È un mondo di arabeschi il suo, che sia un teatro anatomico, una villa dal cui tetto sbirciare il mondo, un albergo di Lisbona, una nave da crociera o un bordello di Parigi. Bella Baxter è lo sguardo cinematografico, lei desidera quello che vede e vuole andare dove guarda, senza porsi il problema, senza confini. Bella esploratrice, la sua prima presa di consapevolezza dopo il sesso.
I wanted a tart, but then an adventure befell me. I did not know how to return and then I heard it. The tram, I will walk to the noise. And I found it! Amazement to Bella. Explorer bloods in me.
Amazement to Bella, amazement to me. Un corpo rigido di morte che piano piano si scioglie, come le maniche a palloncino che mette e toglie, quasi delle ali, come le macchine volanti che vediamo solcare i cieli, come la caduta in picchiata nel dolore al vedere la sofferenza nel mondo.
Explorer bloods in me, in Bella, ma anche in tutti quelli che hanno lavorato a questo film, che esattamente come la protagonista usano il piacere come un fuso, come un tornio, come una trottola. Non ci sono spigoli in questo film, a meno di non metterceli, come cerca di fare l'ex marito di Bella, come cerca di fare chiunque lo guardi cercando qualcosa di diverso dalla meraviglia che c'è: la bellezza anarchica di nascere in un corpo già adulto e di usarlo con il candore di un neonato, gattonando, dandosi piacere, vivendo con furious jumping. Bella bloods in me.
Spigolature
Ho letto un libro bruttissimo, ogni tanto capita, e uno bellissimo, capita spesso. Quello bellissimo è Il sentimento della lingua, 4 conversazioni tra Luca Serianni e Giuseppe Antonelli. A proposito di lutti.
Finito Criminal Record. Consiglio. Doloroso.
Agenda presentazioni
29 febbraio, Torino, 17:30. Intelligenza Artificiale: futuro anteriore (anche in streaming)
2 marzo, Bologna, Conferenza organizzativa Avis, Intelligenza artificiale al servizio dei cittadini e del terzo settore
18 marzo, Firenze, “Intelligenza Artificiale: verso nuovi universi e paesaggi?” (formazione per insegnanti, ci si può prenotare)
Se vuoi organizzare una presentazione di In principio era ChatGPT, in una libreria, in una palestra, in piazza, ma anche in azienda o nella tua agenzia, scrivimi e organizziamo: ho ancora tante cose importanti da dire.
Agenda corsi
quando vuoi: Pronto Soccorso AI, 35 euro, un videocorso per avvicinarsi alle intelligenze artificiali. Con un aggiornamento di
Alberto Puliafito che mostra come creare il tuo BOT con ChatGPT 4.
Ho una nuova definizione di storia: tutto quello che inizia male e finisce bene (o finisce). Se non c'è qualcosa che inizia male, anche solo sullo sfondo, non c'è storia. Se vuoi capire cosa vuol dire iscriviti a Story Hacking, il mio progetto di formazione & allenamento a bassissimo costo. Il prossimo incontro è il 19 marzo alle 12.
Shopping
Che cosa ho comprato
un vestito asimmetrico
Ricordo, soprattutto ai nuovi arrivati (grazie!) che i consigli di questa newsletter non sono in vendita, però ogni tanto i libri che leggo mi vengono regalati dall'editore e su molti link c'è un codice di affiliazione, cioè se clicchi e compri io prendo una piccolissima percentuale (e a volte tu uno sconto).
Readwise (app di condivisione di sottolineature)
WestWing (bonus di 30 euro)
You need a budget
Il Mannarino (bombette pugliesi) (sconto di 10 euro)
Buon tutto. Grazie di esserci. Mafe
Io letteralmente vivo per riconoscere gli intrecci degli attori che compaiono nelle serie TV che guardo e che ho guardato. Cerco ancora di ricordarmi quelli che mi sfuggono senza cercare su Google, come facevo tanto tempo fa (quando si diceva "telefilm", per l' esattezza)...
Condivido lo stesso stato emotivo: non ce la faccio a uscire dalle storie. E mi gioco pure io la carta della convivenza nel mondo delle persone fisiche in un'altra vita.
Io iniziai a scrivere di film su un blog dell'università (forse si chiamava come il festival che c'era a Verona "Schermi d'amore" ma boh, è un ricordo che si perde come lacrime nella pioggia). Poi ho proseguito su Tumblr, Medium, anche su Mymovies devono esserci ancora delle cose che avevo scritto. L'anno scorso ho scoperto Letterboxd, che per la mia mentalità da schedario è il paradiso!
Ah, quella cosa del lunedì che descrivi così bene a me succedeva con allenamento di pallone e successiva puntatona di "Lost", da guardare insieme a mio fratello. Ineguagliabile.