Koselig #143 - Move 37, move 78
Se non puoi convincerli, confondili. Il God's Touch è quello che spariglia tutte le carte, che sia la mossa di una macchina o di un umano.
Buon lunedì 23 ottobre,
da una Milano autunnale, non ancora del tutto, ma nella condizione che amo di più al mondo: quando ti fa piacere stare al sole, quel sole che quando esce accarezza tutto e tutti e tutte come un lungo velo d’estate e foglie cadute.
In questi giorni mi sono rimessa a studiare l’intelligenza artificiale generale, di cui le IA generative sono solo un pezzettino. E quindi, soprattutto, AlphaGo e AlphaZero. La principale difficoltà, per me, non è capire il software (non ci provo nemmeno), è che non capisco gli scacchi, per non parlare del Go. Come scrivo all’inizio di In principio era ChatGPT ci siamo accorti di quello che stava succedendo perché fa qualcosa che crediamo di sapere fare più o meno tutti: scrivere. Crediamo anche di capire una scacchiera, ma il Go?1 Ci tocca ammettere che c’è un pezzo di mondo e pure bello grosso di cui non sappiamo e non capiamo nulla, un mondo che sta influenzando il nostro, attraverso i manga, in modi che non possiamo prevedere. Un mondo che ha influenzato anche noi, attraverso i cartoni animati (Heidi, Goldrake, Mila & Shiro, per citare i primi tre che mi vengono in mente), prima che Disney riprendesse in mano la faccenda e riaprisse il fronte dell’immaginario collettivo sottraendolo agli anime (ma per quanto?).
Ogni volta che vedo una partita di Go ripenso a uno dei miei libri preferiti, Elogio del pezzo mancante, di Antoine Bello. Quando l’ho letto, più di vent’anni fa, pensavo a un divertissement, perché nella mia quotidianità l’idea di un intero paese che fa il tifo per un gioco da tavola era decisamente aliena. Invece è esattamente quello che succede con scacchi e Go, ancora di più dopo la sconfitta, che pare definitiva, da parte delle macchine. Questo dimostra quanto sia ingenua l’equivalenza tra superamento e sostituzione, equivalenza che genera la maggior parte delle paure nei confronti delle intelligenze artificiali. Dopo aver finito Maniac, il libro di Labatut che racconta la storia delle intelligenze umane - in particolare una - che hanno messo le basi per l’intelligenza artificiale ieri ho visto il documentario che racconta il torneo che ha visto contrapposti Lee Sedol, il più forte campione di Go ai tempi, e AlphaGo, o meglio, il team di DeepMind dietro AlphaGo. È un film molto ben fatto e decisamente avvincente, se non sai come è finita guardalo, io ti racconto solo il mio passaggio preferito, senza spoiler.
L’umanità, intera, ovviamente, fa il tifo per Lee Sedol. In un passaggio molto bello, però, David Silver di DeepMind commenta che anche AlphaGo è frutto dell’intelligenza umana. Nella foto di fine torneo non c’è un computer o delle righe di codice, c’è un gruppo di umani. E anche quando (o se) un computer si programmerà da solo l’unico motivo al mondo per pensare che ci eliminerà invece di collaborare con noi e aiutarci è la paura, magari unita a una discreta coda di paglia.
Riporto qui questa immagine, scoperta grazie alla preziosissima newsletter di
: ci tornerò meglio, ma quello che a me angoscia è quante poche energie dedichiamo ai futuri “preferibili”, per non dire ideali, impegnati come siamo a difenderci dai futuri spaventosi, che rendiamo più probabili anche solo pensandoci. Io quello che spero è che una vera intelligenza artificiale funzioni come AlphaZero, l’erede di AlphaGo. Quest’ultima è stata addestrata con le partite giocate dagli umani, AlphaZero solo con le regole di base del Go e ha imparato giocando da sola con(tro) se stessa. È shoshin, la mente del principiante, allo stato puro.Noi umani abbiamo un gran bisogno di azzerare tutto quello che crediamo di sapere e di guardare la scacchiera con occhi nuovi, gli occhi di un principiante assoluto. Altrimenti continueremo a puntellare un edificio pericolante e malsano, senza mai alzare lo sguardo.
Spigolature
Ho finito Maniac e sono immersa in Doppelganger di Naomi Klein. In un certo senso sono fiera di non aver mai del tutto dato credito al “Mito della bellezza” come presentato da Naomi Wolf.
Al cinema ho visto Sick of me, un film norvegese sul bisogno di attenzione. Non piacevole, non riuscito, interessante. Sto guardando Lupin, con un po’ di noia e Only Murders in the Building, con amore. Non vedo l’ora di iniziare Lezioni di chimica e I leoni di Sicilia. Stiamo per finire The Rookie e ho bisogno di un procedural svuota testa, consigli?
Agenda presentazioni e incontri
25 ottobre, 18:00, in streaming, Circolo PickWiP (iscrizione gratuita)
30 ottobre, 18:00, Feltrinelli Verona, con il dottor Giovanni Bianco
10 novembre, 17:30, Varese, Glocal. L’intelligenza artificiale, un’alleata per il giornalismo.
16 novembre, 18:00, Excursus, Bookcity. Io e Alberto, YoRoom
18 novembre, Sant’Arcangelo di Romagna, io e Giovanni Boccia Artieri, programma in definizione
21 novembre, 19:00, Hangar Firenze, io e Silvia Di Dio
22 novembre, 11:00, BTO, Firenze
24/26 novembre, Pazza Idea, Cagliari (un worskhop e una presentazione, orari in definizione)
30 novembre, Trieste, tavola rotonda
Se vuoi organizzarne una, in una libreria, in una palestra, in piazza, ma anche in azienda o nella tua agenzia, scrivimi: ho tante cose importanti da dire.
Agenda corsi
quando vuoi: Pronto Soccorso AI, 35 euro, un videocorso per avvicinarsi alle intelligenze artificiali
È ripartito Story Hacking, il mio progetto di formazione & allenamento a bassissimo costo. Il prossimo incontro è venerdì 27 ottobre alle 12.
Shopping
Che cosa ho comprato (idea rubata a Domitilla che l'ha rubata al Post)
Ricordo, soprattutto ai nuovi arrivati (grazie!) che i consigli di questa newsletter non sono in vendita, però ogni tanto i libri che leggo mi vengono regalati dall'editore e su molti link c'è un codice di affiliazione, cioè se clicchi e compri io prendo una piccolissima percentuale (e a volte tu uno sconto).
Readwise (app di condivisione di sottolineature)
WestWing (bonus di 30 euro)
You need a budget
Buon tutto. Grazie di esserci. Mafe
Parlo al plurale ma sono sicura che, tra migliaia di iscritti, ci siano scacchisti e giocatori di Go. Se ci sei, manifestati!