Koselig #168 - lo cunto de li cunti
Che i conti siano anche racconti lo sappiamo da decenni, ma non lo vogliamo capire
Buon lunedì 28 ottobre,
scrivo di pomeriggio, stanca e peggio, ma ho bisogno di te che mi leggi, che è il motivo per cui da anni scrivo qui e da decenni scrivo online. Sono fortunata, ho tanti amici e tante persone intorno, ma io ho più bisogno di scrivere che di parlare. Ho bisogno di cuntare, che nel napoletano del 1600 di Giambattista Basile vuol dire raccontare, non essere importante, ma le parole, si sa, non sono mai così semplici.
Nel suo secondo TED l’information designer Giorgia Lupi dice una cosa di straordinaria importanza, nella sua apparente ovvietà:
“what you choose to see shapes who you will become and ultimately your entire world.” (Ciò che scegli di vedere determina chi diventerai e, in definitiva, il tuo intero mondo)
Per molti di noi l’idea di scegliere cosa vedere, a cosa fare caso, è un’idea strampalata: vediamo la realtà, no? È sotto i nostri occhi, uguale per tutti, proprio lì. Eh, magari. Nel caso di Giorgia Lupi, che racconta il modo in cui ha mappato e visualizzato i suoi sintomi del Long Covid, la scelta è stata, a un certo punto, smettere di annotare i sintomi e iniziare ad annotare i miglioramenti, le piccole felicità, i passi avanti. Come chiarisce molto bene nel suo discorso non c’è nessun pensiero magico, al contrario: c’è la consapevolezza di quanto notare e annotare solo quello che non va, che non funziona, che duole condiziona le nostre vite al punto da impedirci di vedere il resto (e quindi da impedirci di scegliere).
Ho citato il discorso di Giorgia anche in un pezzullo curato all’interno di Segnali dal futuro, perché il discorso (il cunto) dei dati che scegliamo di contare mi sembra sempre più centrale, oggi che questi dati/segnali possono essere analizzati in modo imparziale da un software più capace di noi di vedere schemi nascosti e controintuitivi. Quello che scegli di vedere/contare dice anche molto di quello che pensi e che sei, dall’app Salute di Apple dove non c’è modo di dire che sei in menopausa alla continua e forse voluta confusione tra problemi causati dall’uomo che usa la tecnologia e problemi causati dalla tecnologia (progettata dall’uomo e quindi comunque causati dall’uomo). E se per un anno smettessimo di vedere i problemi e contassimo le soluzioni? E se magari decidessimo di immaginarle, queste soluzioni, invece di continuare a scegliere di vedere solo il mondo che peggiora in continuazione?
(se hai la tentazione di chiamare tutto questo ottimismo, guarda meglio)
Post che mi ha fatto bene leggere
La ruota del potere e del privilegio aggiornata con un tassello importante: il lavoro (Flavia Brevi, Fondazione Libellula)
Geografia sentimentale di Milano Ovest (Rebecca Zamperini)
Spigolature
Ho finito un giallo di quelli perfetti per i momenti di stanchezza, È colpa mia. Ho amato molto I terrestri ma non so se consigliartelo.
La svolta alla fine dell’ottava stagione di Blacklist mi ha sorpreso ed è molto di più di quanto si possa dire di tanti cunti. E anche The patient, ai confini del confine, ma interessante.
Agenda incontri e presentazioni
5 novembre, 21:00, H-farm (seguono dettagli)
7 novembre, 16:30, Glocal, Varese: “Blog generation, ne è valsa la pena? Il digitale visto dagli “Esploratori di un mondo nuovo”
15 novembre, 9:15, Slow Days, Milano: “AI per il giornalismo: il metodo avanzato per fare meglio”
23 novembre, 10:00, Pazza Idea, Cagliari: Lasciate ogni paura voi ch’intrate
Agenda corsi
30 novembre, Scuola Holden a Torino, torna il Piano editoriale intelligente
quando vuoi: Pronto Soccorso AI, 35 euro, un videocorso per avvicinarsi alle intelligenze artificiali. Con un aggiornamento di
Alberto Puliafito che mostra come creare il tuo BOT con ChatGPT 4.
La mia definizione di storia è tutto quello che inizia male e finisce bene (o finisce). Se non c'è qualcosa che inizia male, anche solo sullo sfondo, non c'è storia. Se vuoi capire cosa vuol dire iscriviti a Story Hacking, il mio progetto di formazione & allenamento a bassissimo costo. Il prossimo incontro è il 25 novembre alle 12:30, facciamo un super recap del worldbuilding e decidiamo insieme su cosa lavorare nel 2025.
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Che cosa ho comprato
Ricordo, soprattutto ai nuovi arrivati (grazie!) che i consigli di questa newsletter non sono in vendita, però ogni tanto i libri che leggo mi vengono regalati dall'editore e su molti link c'è un codice di affiliazione, cioè se clicchi e compri io prendo una piccolissima percentuale (e a volte tu uno sconto).
Readwise (app di condivisione di sottolineature)
WestWing (bonus di 30 euro ma per un po’ i buoni sono offline, mi dicono)
You need a budget
Il Mannarino (bombette pugliesi) (sconto di 10 euro)
Nen (gas e luce)
Buon tutto. Grazie di esserci. Mafe
Grazie per il tuo scrivere. Tu senti il bisogno di scrivere, più che di parlare.
Io sento il bisogno di leggere, più che scrivere e parlare (basita da ciò che ascolto e che mi circonda).
E per questo ti ringrazio per ciò che scrivi. Così pacato e fonte di riflessioni e approfondimenti.
Grazie della citazione! Preciso che la ruota non è opera solo mia, ma di tutta l’area scientifica della Fondazione!