Buon lunedì 22 aprile,
a Milano piove ed è tornato l’inverno, dopo cinque giorni tra Taranto e Matera decisamente cupi, con qualche raggio di sole al mattino. Mi sono resa conto che noi meteoropatici spesso veniamo considerati amanti del caldo, ma così non è. Ognuno di noi ha un suo meteo preferito, il mio è il sole con il cielo blu, anche freddo, meglio se sui venti gradi, ma odio il caldo afoso; se potessi scegliere vivrei sempre in un’eterna primavera, che è anche uno dei fascini delle isole Canarie e della mia amata Lanzarote (sempre che la Corrente del Golfo continui a circolare). Parlando di caldo afoso difficile non pensare al disastro climatico, eppure in questi giorni, grazie a
, sto leggendo un libro che mi sta dando un filo di speranza. L’autrice è , data scientist che ha fatto propria la lezione di Hans Rosling e l’ha applicata ai dati che abbiamo sull’impatto ambientale. Per ora ti dico solo: sorprendente. Con qualcosina per me dura da digerire, ma moltissime informazioni che per la prima volta da decenni danno un po’ di speranza. Si intitola Not the end of the world. How We Can Be the First Generation to Build a Sustainable Planet.Il lato oscuro delle possibilità
Qualche settimana parlavo di cosa vuol dire essere una persona “could” invece di una persona “should”, detto altrimenti: cosa vuol dire vedere possibilità dove gli altri vedono problemi.
Ogni tanto, soprattutto quando piove, vedo l’ombra di questo modo di essere: a furia di vedere possibilità sacrifico pezzi sempre più importanti di me, perché una volta che abitui il resto del mondo a questa capacità sei fregata. Che siano parenti, amici o clienti eccoti lì, schiava del sapere cosa fare, che pare implicare un dovere, anche morale, di farlo. E di farlo tu, che hai visto la strada, e già che ci sei, già che sei lì, eccoti fregata ancora una volta.
Da qualche settimana, anche per questo, mi sto esercitando in una pratica che la mia terapeuta chiama “vorrei ma non posso”, non nel senso di aspirazione irraggiungibile, ma di risposta necessaria alle mille richieste, anche interiori, che trasformano certe giornate in incastri per risolvere problemi altrui (e i tuoi, beh, domani). Io l’ho ribattezzato “sorry not sorry”, mi dispiace ma non sono dispiaciuta. Una parte di me si dimena e urla “cosa fai cretina così rimarrai sola!”, un’altra parte dice “e poi che ce ne facciamo di tutto questo tempo libero, genio?”, un’altra ancora geme terrorizzata all’idea di quello che succederà se non me ne occupo io. Sorry not sorry. Non devo, posso. Se voglio.
Spigolature
Oltre a Not the end of the world sto leggendo il primo libro di Verghese, La porta delle lacrime. Meno epico del Patto dell’acqua ma la capacità di portarti in un altro mondo (in questo caso l’Etiopia) è la stessa. In questo periodo in cui sto timidamente provando a scrivere narrativa lo invidio tantissimo, come invidio Davide Longo, di cui ho letto uno dei primi romanzi riedito da Einaudi, L’uomo verticale (cupissimo e molto bello). Ho amato molto anche L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, di Murakami. Tre scrittori che creano mondi con parole precise. E su quanto è liberatorio ammettere l’invidia ti consiglio la newsletter dedicata, Invidiosa.
Niente film questa settimana, ma devo scrivere la recensione dell’Etoile filante, dei miei amatissimi Abel & Gordon.
Agenda incontri e presentazioni
4 maggio, 18:30, Milano, Libreria Colibrì, via Laghetto 9/11. Presentazione del libro di Francesco D’Isa La rivoluzione algoritmica delle immagini. Arte e intelligenza artificiale con l’autore e Greta Plaitano.
19 maggio, ore 11, Milano: Stereotipi di genere nell'AI - WeWorld Festival 2024
10 giugno, ore 10, online: Bibliotecari a confronto: AI, si o no? (Effatà)
Se vuoi organizzare una presentazione in una libreria, in una palestra, in piazza, ma anche in azienda o nella tua agenzia, scrivimi e organizziamo: ho ancora tante cose importanti da dire.
Agenda corsi
quando vuoi: Pronto Soccorso AI, 35 euro, un videocorso per avvicinarsi alle intelligenze artificiali. Con un aggiornamento di
Alberto Puliafito che mostra come creare il tuo BOT con ChatGPT 4.
Ho una nuova definizione di storia: tutto quello che inizia male e finisce bene (o finisce). Se non c'è qualcosa che inizia male, anche solo sullo sfondo, non c'è storia. Se vuoi capire cosa vuol dire iscriviti a Story Hacking, il mio progetto di formazione & allenamento a bassissimo costo. Il prossimo incontro è il 20 maggio alle 12.
Shopping
Che cosa ho comprato
uff, niente
Ricordo, soprattutto ai nuovi arrivati (grazie!) che i consigli di questa newsletter non sono in vendita, però ogni tanto i libri che leggo mi vengono regalati dall'editore e su molti link c'è un codice di affiliazione, cioè se clicchi e compri io prendo una piccolissima percentuale (e a volte tu uno sconto).
Readwise (app di condivisione di sottolineature)
WestWing (bonus di 30 euro)
You need a budget
Il Mannarino (bombette pugliesi) (sconto di 10 euro)
Nen (gas e luce)
Buon tutto. Grazie di esserci. Mafe
Grazie per aver parlato di Invidiosa dentro le Spigolature ❤️ P. S. Anche io sono alle prese con un momento “sorry not sorry” ma verso me stessa: tendo a perdonarmi tante pigrizie, ma da gennaio sono lì con un pungolo a dire “spiace, ma l’autoindulgenza non aiuta”. Non funziona sempre, ma inizio a vedere la differenza.